Un Anno difficile

L’Anno Scolastico 2019/2020 è stato segnato per tutte le scuole dalla pandemia, che -oltre a tutti gli altri problemi- ci ha costretti a interrompere a metà il nostro percorso.

Vogliamo comunque raccontarvi quello che siamo riusciti a fare, sperando di poter presto riprendere questo importante progetto.

PRIMO INCONTRO
IMG_20191113_100228La prima giornata, il 13 novembre, è stata introdotta da un saluto e augurio di buon lavoro dell’Assessore Angela Garattoni che ha sottolineato il ruolo di responsabilità e rappresentanza anche politica dei presenti rispetto ai propri compagni di classe che li hanno scelti.

Quindi  ai ragazzi è stato richiesto se avessero idea di cosa si può occupare un consiglio comunale e a questo proposito abbiamo posto in evidenza le possibilità: si occupa della città; dell’ambiente; della scuola; del benessere dei cittadini e dei loro bisogni; delle situazioni e delle risorse a disposizione.

Successivamente è stato proposto il gioco del gomitolo, per facilitare la conoscenza reciproca fra tutti presenti e offrire la sensazione che il cerchio componesse una rete di possibili e funzionali collegamenti fra i ragazzi fino a realizzare una rete sul pavimento.

Nelle aree di questa rete abbiamo inserito delle parole chiave utili al consiglio comunale dei bambini relativamente ai suoi bisogni, alle potenzialità e su quali importanti elementi potesse fondarsi. Al termine abbiamo raccolto in un cartellone i termini emersi che si possono sintetizzare in: collaborazione, confronto, amicizie, intreccio, ascolto, discussioni, unione, rispetto, aiuto reciproco.

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SECONDO INCONTRO
Nell’incontro di dicembre, facendo memoria dell’incontro precedente, nel quale il gomitolo aveva generato alcuni elementi utili e fondanti criteri del nostro consiglio comunale compresa la “sospensione del giudizio”, che permette a ciascuno di partecipare ed esprimersi liberamente senza timore di essere deriso dai compagni.

Abbiamo iniziato così la parte più operativa della giornata con il gioco dei segni che ha generato confidenza e divertimento fra i ragazzi e favorito la riflessione dei partecipanti, utile al nostro CCBB.

Queste le riflessioni espresse al termine del gioco:
“Questo gioco serve per socializzare per fidarsi l’uno dell’altro”; “Serve darti uno scopo”; “Serve a capire che quando non è il proprio turno ci si mette da parte”; “Che non occorre vergognarsi, che si può conoscere meglio le persone”; “A non essere timidi”; “Ad ascoltarsi”; “Avere coraggio, su alcune idee bisogna fermarsi e riflettere”; “C’è sempre spazio per tutti”; “Relazionarci”; “Portare rispetto ai compagni”; “Arrivare alla fine dopo aver capito gli altri”; “La correttezza”; “Uguaglianza davanti alla legge”; “Fare parte del gruppo”; “Prestare attenzione ascolto”.

Grazie al gioco delle carte siamo riusciti a dividerci in quattro colori che abbiamo riassunto in quattro aree tematiche possibili per il nostro progetto:
1) settore urbanistica;
2) ambiente;
3) scuola;
4) educazione civica e comunità.

Divisi in quattro gruppi abbiamo lavorato sui possibili contenuti che avremmo potuto annotare per le rispettive aree.
– Per il sottore urbanistica è emerso che potremmo lavorare su pista ciclabile, marciapiedi, servizi pubblici autolinee, servizi commerciali negozi, sanitari ospedali.
– Relativamente all’ambiente potremmo lavorare sul rispetto dell’ambiente, la raccolta differenziata, ridurre gli sprechi, limitare l’inquinamento dei mezzi di trasporto, dare buoni esempi e riciclare correttamente; ragionare sulle scelte che facciamo e le conseguenze, utilizzare meno elettricità, non acquistare cose inutili.
– Relativamente alla scuola i ragazzi evidenziano che la scuola Franchini potrebbe essere più accogliente con tinteggiatura; che le scuole potrebbero essere tutte dotate di aule di scienze; proporre laboratori durante le lezioni perché è più coinvolgente; fare uscite sul territorio; mantenere le uscite al cinema per affrontare temi come il bullismo e argomenti di studio; attivare a scuola cuore, passione e coinvolgimento.
– Relativamente all’educazione civica e comunità si potrebbero costruire dei messaggi attraverso eventi o iniziative e attività con cartelloni, via canale tv, via intervista con sondaggi o con articoli su riviste, tramite fotografie, filmati, PowerPoint, docufilm o addirittura giochi sul territorio tipo una caccia al messaggio educativo. Tutti questi mezzi per inviare messaggi sull’ambiente, sugli animali, sullo sfruttamento dei bambini in luoghi lontani da noi… Infine illuminare la piazza con frasi in dialetto.

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TERZO INCONTRO
Nel nostro terzo incontro, il 29 gennaio, siamo partiti con il gioco del giornale e questo gioco hai evidenziato che non occorre correre, c’erano delle regole, a volte viene spontaneo agire ma è meglio pensare, bisogna guardare lontano per prevedere quello che succederà, non bisogna farsi prendere dall’ansia, è importante avere una strategia o quantomeno maturarla insieme. Questi sono tutti elementi che occorre poter applicare nel nostro consiglio comunale.

Per darci delle regole condivise, siamo andati a rivedere i termini emersi nel gioco della rete del primo incontro e abbiamo scelto di accorparle in cinque sentimenti/regole anche attribuendogli un numero di quante volte fosse risultata importante per il gruppo.

IMG_2562Questo è quanto emerso:
– in confronto: 15 interessamenti;
– collaborazione: 4;
– rispetto: 8;
– amicizia: 14;
– ascolto: 14.

Abbiamo così determinato le nostre cinque regole di benessere condivise del nostro Consiglio. A questo punto abbiamo iniziato a raccogliere molte idee sia già preparate a scuola o a casa, sia in tempo reale. Sono emerse molte idee per migliorare Santarcangelo CCBB fra cui: mettere più defibrillatori nella scuola; sottrarre un oro 30 minuti alle lezioni per uscire a fare una camminata nello stesso tempo raccogliere rifiuti che si incontrano eccetera; dedicare parchi per cani; mettere nel quella raccolta differenziata dove non c’è; riutilizzare le cose non buttarle via; ridurre l’utilizzo di materiali e oggetti che possono fare male l’ambiente; introdurre il progetto smart city esempio aggiungere sensori nei bidoni per riconoscere rifiuti; creare dei punti di incontro gratis per andare con qualsiasi cittadino interessato in zone specifiche raccogliere rifiuti; mettere dei sensori vicino ai semafori attraversamenti pedonali per le persone cieche disabili; fare rispettare la manutenzione; più aree verdi; più piste ciclabili marciapiedi; più aree all’aperto per la lettura; che anche le industrie partecipino ad una buona raccolta differenziata; sensibilizzare il riutilizzo degli oggetti ancora utilizzabili; sfruttare la luce del sole per produrre energia per alimentare l’industria; più attività sportive per i bambini; meno barriere architettoniche; diffondere le scuole distributore di cibi salutari genuini, eccetera.

Il percorso dell’Anno Scolastico 2018/2019

Nel primo incontro, il 16 novembre, siamo partiti con una breve presentazione di tutti i presenti e del Consiglio, quindi abbiamo fatto una memoria storica a cura dei membri che erano presenti anche l’anno precedente; quindi Emanuela ci ha insegnato un gioco con degli hula hop nel quale, divisi in gruppetti, dovevamo accompagnare il nostro cerchio fino a terra sorreggendolo ciascuno con un solo dito, senza mai staccarlo dal cerchio stesso.

Questo esercizio, che all’inizio ci appariva quasi impossibile da realizzare (poiché l’hula hop sembra quasi salire da solo) ci ha insegnato pazienza, collaborazione, rispetto degli altri, ascolto e ci ha fatto capire che abbiamo molto da imparare dagli altri; quindi l’Assessore Pamela Fussi ci ha portato un saluto e ci ha presentato alcuni lavori che nell’ultimo anno sono stati realizzati fra quelli proposti dal CCB degli anni passati: fra questi in particolare CitAbility e Accessibility.

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Il secondo incontro, il 17 dicembre si è aperto con il gioco della zattera, nel quale abbiamo immaginato di essere dei naufraghi su una scialuppa di salvataggio (rappresentata dallo spazio della stanza) alla deriva in mezzo al mare, che dovevamo cercare di mantenere in equilibrio, camminando nello spazio disponibile, prima da soli, poi a coppie e infine in gruppi, tenendoci per mano.

Questo gioco ci ha insegnato che siamo tutti collegati fra di noi, che occorre collaborare, osservare intorno a sé, ci ha mostrato che le difficoltà rischiano di farci perdere uno sguardo di insieme; ci ha invitato a fare attenzione agli spazi vuoti che sono all’origine degli squilibri; ci ha insegnato inoltre rispetto, collaborazione, condivisione, amore/amicizia.

Quindi abbiamo iniziato a ragionare sulla raccolta delle idee e proposte, chiedendoci anche come fosse avvenuta fino ad ora e come si potrebbe fare anche in altri modi.
Queste sono le modalità emerse; nel quaderno su consegna della maestra, alla lavagna in classe, su un foglio appositamente esposto in classe per la raccolta delle idee, in gruppo in autogestione durante l’intervallo, per alzata di mano in un tempo dedicato per raccontare e poi raccogliere nuove proposte, con una raccolta di idee generale per poi sceglierne alcune più sentite; in un foglio a testa come compito a casa.

Poi abbiamo iniziato l’esposizione delle idee raccolte: allungare la ricreazione alle medie, fontane in ogni parco, percorso agevolato intorno al centro, rampe nei marciapiedi e negozi, chiudere buche, progetti per sensibilizzare contro la violenza, carrozzine elettriche per la visita del borgo vecchio, integrare linguaggio braille nei cartelli, coprire la piscina di Santarcangelo, riparare binario rotto alla FS, auto elettriche, erba intorno all’acquedotto, più piste ciclabili, ripulire meglio dopo le feste, scuola nuova antisismica con più aule e palestra grande tutto su un unico piano, più aree verdi, volontari agli attraversamenti pedonali, mappe digitali per parchi, punti di ristoro, aree animali, cassonetti per raccolta differenziata, parcheggi auto, meno inquinamento, più alberi, più autovelox, maggiore sicurezza.

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In conclusione abbiamo ricevuto un saluto del Sindaco Alice Parma che si è fermato con noi per un po’ e ha fatto un intervento sul senso del CCB.

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Nel terzo incontro, il 28 gennaio, abbiamo iniziato con un resoconto dell’incontro precedente, anche per gli assenti (zattera e riflessioni).

Abbiamo quindi fatto un nuovo gioco: “il re del mondo” nel quale immaginavamo, passandoci una corona per un minuto a testa, di avere il potere illimitato e di poter quindi decidere e ordinare qualunque cosa volessimo.

Le proposte emerse sono state le più svariate, alcuni hanno avuto uno sguardo molto ampio mentre altri meno, alcuni hanno scherzato mentre altri hanno preso in modo più serio la consegna, alcuni hanno fatto proposte materiali, altri invece no. Queste sono le proposte emerse: eliminare la fame nel mondo, ridistribuire la ricchezza, allungare la ricreazione a scuola, tutti i soldi del mondo per una piscina aurea, ristrutturare campetti da basket, ingrandire la scuola, villa con campi sportivi vari, una scuola che valorizza tutte le diverse competenze, pista ciclabile a Santarcangelo, non mangiare a scuola, abolire la scuola, mondo si impegni per aumentare le conoscenze aerospaziali, mai ricostruire la scuola, una città su Marte, ogni cosa ristrutturata (a parte le scuole), animali liberati, rotonda all’incrocio del sottopasso per San Vito e pista ciclabile, più auto elettriche, scuola per tutti con aula giochi gigante, più parchi e alberi nel mondo, mare ripulito e progetti per salvaguardia, no alla guerra, scuole dove imparare divertendosi, studiare a casa con la famiglia, spazi pubblici rimodernati, che gli adulti capissero meglio i loro figli, meno ore a scuola e ingresso alle ore 10, meno compiti, più soldi per tutti, che le società calcistiche non fallissero, più ore di ginnastica, scuole ristrutturate, applicare il sistema scolastico inglese, no materie ma PS4, ragazzi felici e entusiasti a scuola, medie di 5 anni, più occupazione, case e aiuti per i poveri, diversi periodi di vacanza durante l’anno.

Finito il giro, abbiamo fatto delle riflessioni sulle proposte emerse: alcuni hanno pensato solo a sé, sono stati un po’ egoisti; demolire scuola creerebbe ignoranza con tutte le conseguenze; distruggere vanifica quanto di buono è stato fatto fino ad ora; tante proposte sulla scuola a poche su altri problemi; istruzione in casa ma non tutti i genitori hanno competenze; allargare sguardo al di fuori del proprio territorio.

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Il quarto incontro di quest’anno, il 4 marzo, si è aperto con un’introduzione e un intervento dell’Assessore Pamela Fussi sul regolamento del nostro CCB da allegare alla Delibera del Comune per l’istituzionalizzazione del Consiglio stesso.
Per fare questo abbiamo fatto un’attività che partiva da questa consegna: “Mi sento proprio bene quando mi sento…”

Ognuno di noi ha completato la frase, andando così a definire la nostra visione del benessere. Quindi abbiamo letto la cosiddetta “regola d’oro” (“fai agli altri ciò che vorresti gli altri facessero a te”) che ritroviamo in ogni epoca della storia e in tutte le culture, per introdurre una riflessione finalizzata al regolamento del CCB.
Regolamento che abbiamo impostato con una traccia in tre punti, che abbiamo riempito tutti insieme:

  • scopo del CCB;
  • ruolo dei consiglieri;
  • modalità di svolgimento del CCB.

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Il 4 aprile ci siamo ritrovati nella Sala del Municipio per un evento serale nel quale abbiamo illustrato il percorso fatto nei primi incontri, quindi presentato e approvato il regolamento da allegare alla Delibera della Giunta.
Questo incontro, che di solito si tiene a fine anno scolastico, è stato anticipato per via della scadenza delle elezioni.

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Il quinto incontro, in data 8 aprile, si è aperto col racconto della serata in Municipio, per gli alunni che erano assenti.
Quindi abbiamo fatto un gioco in cerchio, nel quale una persona al centro doveva appoggiare un giornale su una sedia vuota prima che qualcuno ci si sedesse sopra; tutti quelli seduti si spostavano di continuo nella sedia vuota alla propria destra e così era molto difficile prendere il tempo e riuscire nel compito.

Questo gioco ci ha insegnato a pensare al futuro, a guardare avanti, cercando anche di prevenire i problemi oltre che a risolverli.
Michele ci ha anche raccontato un aneddoto di un villaggio africano che doveva eleggere un nuovo capo villaggio fra gli anziani presenti in una lunga riunione ai piedi di un grande albero e alla fine decisero di nominare colui che si era andato a sedere al sole, ma dove l’ombra dell’albero sarebbe arrivata e rimasta più a lungo nelle ore successive, dimostrando così lungimiranza.

Poi abbiamo continuato con la raccolta delle idee che avevamo iniziato negli incontri precedenti.

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Il sesto incontro, il 16 maggio, si è tenuto in biblioteca. Abbiamo fatto un gioco di improvvisazione teatrale che ci ha stimolato molte riflessioni: imparare a collegarsi gli uni agli altri, improvvisare, dare senso alle cose che non ne hanno, giocare il proprio ruolo in una cornice che non scegliamo, stimolare la creatività, fare in modo che tanti soggetti diversi stiano in armonia. Abbiamo inoltre capito che il gioco è come una palestra che ci allena alle vere sfide della vita.

L’Assessore Pamela Fussi è tornata a trovarci e ci ha presentato i progetti realizzati –fra quelli da noi proposti- durante questo anno scolastico: istituita “l’ora del garbo” cioè orari di attenzione e gentilezza per le persone con disabilità o altri problemi, mappatura barriere architettoniche, finanziati più laboratori didattici di geologia e teatro, istituzionalizzato CCB.

Abbiamo quindi concluso con una ipotesi di possibili temi su cui potremmo continuare a lavorare il prossimo anno: no scuola di sabato e spazi aggregativi e parchi per adolescenti.

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Il percorso dell’Anno Scolastico 2017/2018

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Nel primo incontro di quest’anno, come prima cosa, abbiamo fatto alcuni giochi per conoscerci fra di noi, visto che c’erano diversi nuovi consiglieri.

Il primo era il gioco del pallamondo, nel quale ci siamo messi in cerchio e poi ci siamo passati il pallamondo prima con le mani, poi con i piedi, quindi con il petto e infine con la testa. Questo per riflettere sul valore della cura e su come questo ci chiami a metterci in gioco con tutto noi stessi.

Quindi Emanuela e Michele ci hanno fatto scoprire la visione che ha l’etnia africana dei nomadi Peul per i quali le persone possono aiutarsi fra di loro anziché vedersi come dei “lupi” in concorrenza. Più precisamente i nomadi Peul dicono che ognuno di noi può essere “cura” per l’altro.

Questa riflessione ci ha introdotti al secondo gioco, quello delle “Avvertenze e modalità d’uso“, nel quale abbiamo immaginato di essere dei farmaci e ognuno di noi doveva compilare un bugiardino con le indicazioni che descrivessero il proprio carattere, i propri difetti e in che cosa ognuno pensa di poter essere utile, come “cura” per gli altri.

Bugiardini-Santarcangelo-1    Bugiardini-Santarcangelo-2 Bugiardino in mano    Scheda bugiardino

Dopo di ché abbiamo riflettuto sui motivi che ci hanno spinti a partecipare al Consiglio, prima facendo memoria storica -con i consiglieri che c’erano anche lo scorso anno- poi chiedendo anche ai nuovi entrati le motivazioni per questo impegno.

In chiusura del primo incontro l’Assessore Pamela Fussi ci ha fatto un saluto e ci ha invitato a riflettere sul senso e sull’importanza del nostro Consiglio, nel quale ognuno di noi non rappresenta solo se stesso ma tutti i bambini e ragazzi della città.
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Nel secondo incontro abbiamo subito iniziato con un gioco: “il Re del mondo“.
Uno alla volta abbiamo indossato una corona che ci faceva diventare re e potevamo decidere come migliorare Santarcangelo. Ognuno ha espresso i suoi desideri e abbiamo riflettuto sulle conseguenze che questi avrebbero e su come alcuni fossero in contrasto fra di loro.

Re del mondo1    Re del mondo3    

Successivamente ci siamo confrontati su come fare per lavorare meglio insieme e ci siamo accorti che servono delle regole affinché ci rispettino e che ci facciano rispettare gli altri.
Ognuno, a turno, è intervenuto per raccontare quando si sente davvero bene e abbiamo scritto un elenco di tutte queste cose.

   Regole-benessere2

Poi abbiamo letto la Regola d’oro: “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” e abbiamo provato ad applicarla al nostro elenco. È stato bellissimo vedere come tutti sono intervenuti: alla fine abbiamo capito che stiamo bene quando ci sentiamo rispettati, aiutati, apprezzati, ascoltati, amati, capiti e quando siamo in compagnia dei nostri amici.
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Il gioco che si è svolto all’inizio del terzo incontro servito a favorire la capacità di ascoltare e raccogliere le idee degli altri.

Disposti in cerchio, il gioco consisteva nel disegnare con un dito sulla schiena del compagno vicino una figura, poi si proseguiva come nel gioco del telefono senza fili.

È stato il primo incontro in cui abbiamo ragionato sulle nostre idee per migliorare la città, presentando anche quelle che alcuni avevano raccolto nelle proprie classi.

Cerchio-Santarcangelo-2018

Abbiamo anche iniziato a valutare le diverse modalità possibili per raccogliere idee dai nostri compagni a scuola ma anche al di fuori; ad esempio a San Vito si è proposto di intervistare i cittadini.
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All’inizio del quarto incontro l’Assessore Pamela Fussi ci ha parlato del Progetto Citability (e dell’Ora del Garbo) ispirato dalle idee emerse l’anno scorso nel nostro Consiglio. Il progetto ha lo scopo di rendere la città accessibile a tutti i disabili attraverso comportamenti corretti dei cittadini.

Quindi abbiamo fatto il gioco “camminare sulle nuvole” nel quale una persona camminava sulle mani di tutti gli altri e ognuno doveva essere pronto a sorreggere chi camminava nell’aria. Il gioco ci insegna che se siamo insieme e siamo tutti pronti ad aiutarci le nostre idee si possono realizzare.

camminare sulle nuvole1 camminare sulle nuvole2 Camminare sulle nuvole3

Infine abbiamo pensato a come effettuare la raccolta delle idee e i risultati sono stati:
– fare passare un foglio in classe;
– raccogliere bigliettini con le proposte;
– fare delle urne;
– dialogare con i compagni;
– fare interviste ai cittadini;
– mettere delle bacheche…
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All’inizio del quarto incontro abbiamo fatto un gioco in cui si camminava liberamente nella stanza, quindi ad un segnale ci si doveva mettere a coppie e ognuno doveva dire una parola a turno e insieme provare a creare una storia di senso compiuto.

Poi abbiamo ripreso le idee emerse anche negli incontri precedenti e le abbiamo raccolte in 4 cartelloni, dividendole in queste aree:
1) viabilità e lavori pubblici;
2) proposte per la scuola;
3) ecologia e sociale;
4) educazione civica e scelte responsabili.

Questi sono i cartelloni con tutte le idee raccolte:

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Nell’ultimo nostro incontro, il sesto, abbiamo iniziato con un gioco di improvvisazione teatrale in cui ogni persona doveva inserirsi in una storia collegandosi in un modo che avesse senso a quella già creata dai compagni. Il gioco serviva a farci capire che ognuno di noi  può essere utile al gruppo.

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L’attività successiva è stata proprio quella di scegliere le proposte da portare avanti l’anno prossimo al Consiglio, anche con i nuovi consiglieri che verranno, fra quelle su cui possiamo impegnarci noi direttamente. Le altre invece saranno proposte che faremo al Consiglio dei grandi, alle Presidi, etc…

Durante l’incontro Pamela Fussi ci ha dato una grande notizia: il Consiglio dei ragazzi è stato accettato dal Comune come un’organo istituzionale, quindi è fisso! Questo vuol dire che continuerà per certo anche negli anni prossimi, per molto tempo.

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Alla fine dell’incontro ci siamo divisi in gruppi e ci siamo preparati per la serata finale del 29 maggio nella quale incontreremo la Giunta Comunale e il Consiglio dei grandi.

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Come nasce il Consiglio Comunale dei Bambini e dei Ragazzi?

CHI SIAMO.
Il primo Consiglio Comunale dei Ragazzi nasce a New York, negli Stati Uniti, nel 1989.

In Italia questa iniziativa proviene dall’Articolo 7 della Legge  285 del 1997 e in poco più di quindici anni ha portato alla creazione di circa 200 Consigli dei Bambini in giro per l’Italia.

Il nostro Comune di Santarcangelo già da una decina di anni ha aderito al Protocollo di Fano delle “Città Sostenibili e Amiche dei Bambini”. Il progetto è nato per dare più spazio alle scelte dei bambini.

Il Consiglio è composto da ragazzi come noi, nominati dalle classi, che partecipano al progetto e diventano i rappresentanti di ogni classe e più in generale di tutti i bambini e ragazzi del territorio.

Perché abbiamo scelto di fare i rappresentanti? Ci risponde Riccardo, uno dei rappresentanti di una classe, che ha deciso di raccontarci la sua esperienza: “Ho scelto di partecipare perché mi ha interessato iniziare un progetto didattico a nome della comunità dei bambini”.

 

Le regole che ci siamo dati

Abbiamo creato delle regole per fare al meglio il nostro lavoro del Consiglio grazie ad una attività che abbiamo svolto insieme.

Ci siamo aiutati grazie ad una frase che i nostri facilitatori ci hanno presentato all’inizio:
“Mi sento bene quando….”

Regole-Santarcangelo

Ognuno di noi ha pensato e condiviso la propria risposta, quindi abbiamo letto una regola fondamentale chiamata “regola d’oro” che ritroviamo in tutte le culture e religioni del mondo e di ogni epoca:

“Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”.
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Da questo abbiamo estratto le regole che consideriamo più importanti:

– ascoltare
– rispettare gli altri
– coinvolgere tutti
– aiutarsi nelle difficoltà
– stare insieme in amicizia
– apprezzare l’impegno altrui
– rendersi utili
– essere sereni e liberi  di esprimersi

regole-Santarcangelo2 regole-Santarcangelo3

Queste sono solo una parte delle regole che abbiamo scritto, ce ne sono tante altre che abbiamo raccolto in queste principali e ci sono anche molti insegnamenti li abbiamo capiti attraverso dei giochi che abbiamo fatto insieme nelle varie giornate, come il gioco dei nodi, quello dei naufraghi o quello della macchina ritmica.

Il ruolo del gioco nel nostro percorso

I giochi e le successive riflessioni sono stati punti focali degli incontri, in quanto ci hanno aiutato a entrare nello spirito collaborativo e riflessivo di questo CCBB.
Il primo incontro è stato appunto iniziato con il “gioco dei nodi”.
Le regole sono le seguenti:
–          Iniziare disposti a cerchio;
–          Stendere le braccia e alzarle fino all’altezza delle spalle;
–          Chiudere gli occhi;
–          Camminare sino al centro cercando di trovare le mani di altri compagni, possibilmente non di quelli vicini;
–          Dopo aver trovato una mano per ogni mano aprire gli occhi;
–          Quando tutti hanno le due mani unite ad altre due, cercare di sciogliersi.

Abbiamo ripetuto il gioco per tre volte; il gioco è bello perché ogni volta viene diverso.

GIOCO NODISubito dopo è iniziata la “macchina ritmica”, un divertente gioco in cui bisogna stare attenti agli altri, seguirli e divertirsi. Lo svolgimento è facile e ogni volta differente.

C’è un “motore”, una persona che comincia a fare un movimento con un’andatura lenta perché lo deve continuare per diverso tempo;
A mano a mano, ci si collega alla persona con un movimento che si inserisca in quello del compagno un po’ come in un grande ingranaggio.
Non ci si può toccare, non ci si può fermare, bisogna seguire il ritmo.
La successiva riflessione, come in tutti gli incontri, ha dato spazio ai nostri giudizi e commenti.

Il gioco dei nodi ci aiuta a capire che quando c’è un problema un po’ complicato dobbiamo risolverlo con calma, mentre la macchina ritmica ci aiuta a rispettare gli altri.

Un altro concetto che questo progetto ci deve far capire è che più siamo meglio è.
Certo, è un po’ più difficile lavorare, ma ci sono più idee e insieme ci si aiuta.

1+1=3 è il motto di Michele, vuol dire che se mettiamo insieme due idee alla fine ne otteniamo 3: le due iniziali e quella che si è creata dall’unione di queste due.

Finito questo momento di riflessione è stato eseguito un altro gioco per conoscersi meglio in particolare i nomi.
La prima volta che è stato eseguito bisognava indicare una persona, quella diceva il suo nome e poi indicava un’altra che a sua volta diceva il suo nome e così via.
La seconda volta bisognava ricordarsi il nome di chi chiamare e quando sentivi il tuo chiamavi quello che prima avevi indicato.
La terza volta è stato fatto tutto con una pallina. La quarta e la quinta con diverse palline.
La quarta volta non è venuto perché ci si distraeva, mentre la quinta è riuscito, perché ognuno era concentrato sul proprio compito anziché distrarsi a guardare gli altri e le palline in volo.

NAUFRAGI-SANTARCANGELOIl successivo incontro è anch’esso ruotato su un gioco: quello dei “naufraghi”. Ci è stata consegnata la seguente fotocopia:scheda-naufraghiNon è stato facile in quanto in totale eravamo più di 30. Individualmente ci sono voluti 2 minuti, poi, però continuando il tempo è progressivamente aumentato fino a 10 minuti quando eravamo tutti. Il modo di avanzare è sempre stato il medesimo, i gruppi confrontavano i materiali scelti e dovevano concordare una nuova lista comune. Votare è stato, alla fine, l’unico modo possibile, ma in pochi si poteva arrivare insieme a un comune accordo. E’ questo il bello del gioco, che non propone solo gli ideali di ascolto, democrazia e decisione, ma dimostra che è meglio arrivare, finché si può, a decisioni comuni per risolvere grane future. Dei giochi è stato quello maggiormente apprezzato. Aiutava al confronto, in quanto ognuno voleva portare oggetti secondo la propria idea di isola e cosa ci voleva fare. Se si voleva scappare si prendevano materiali come la canoa, se la si considerava pericolosa si prendevano le armi…

MANINel successivo incontro, a metà percorso si è fatto un gioco sul tatto, in quanto alleniamo molto la vista e il gusto, ma gli altri sensi li sottovalutiamo. Ci hanno fatto fare due cerchi, uno più grande e uno più piccolo all’interno del precedente. Ognuno aveva davanti una persona che faceva parte dell’altro cerchio. Quelli del cerchio grande dovevano toccare e memorizzare le mani del compagno nel cerchio interno. Al via quelli all’esterno chiudevano gli occhi, mentre quelli all’esterno di mischiavano. Questi allora si mescolavano e ognuno doveva riconoscere il suo compagno. Lo abbiamo fatto due volte scambiandoci di posto tra l’una e l’altra. Il gioco si è concluso senza vincitore. Lo scopo era infatti non di trovare prima il proprio compagno bensì di riuscire a riconoscere gli altri senza bisogno della vista. Quindi serviva attenzione, perché ognuno è diverso e ha una sua particolarità.

Nel quarto incontro è stato fatto il “gioco della corda” nel quale ci eravamo disposti su una corda che dovevamo immaginare sospesa tra due montagne. Successivamente ci è stato detto di cambiare ordine per rispettare una graduatoria, bisognava aiutarsi a spostarsi secondo la posizione in cui si doveva andare. Le graduatorie cambiavano e di conseguenza cambiava la posizione. I significati erano due: la collaborazione per il raggiungimento di uno scopo e che non c’è mai uno migliore in tutto, dipende dalla graduatoria scelta. Infatti per l’altezza posso essere primo, per l’ordine alfabetico del nome terzo…
Con interviste abbiamo potuto dare un voto a questi giochi e dire come sono stati. Su dodici voti la media è stata di 8+. I ragazzi pensano sia un ottimo modo per trasmettere importanti insegnamenti divertendosi ed è anche un modo perché rimangano più impressi.

(Samuele, Samuele, Gaia, Elisabetta e Sara)

Le idee e le proposte emerse

Questa lista di idee è venuta fuori dal gruppo in maniera ordinata, a turno ognuno ha espresso le sue idee per risolvere i problemi che sono sorti nelle scuole e in tutto il Comune.

Le idee sono state raccolte non solo da noi rappresentanti ma anche dalle nostre classi che ci hanno eletti.

Inoltre i nostri pensieri sono stati espressi senza alcun giudizio da parte degli altri rappresentanti. I problemi relativi alla comunità sono molteplici e a volte anche complessi e noi del Consiglio Comunale dei Bambini cerchiamo in tutti i modi di risolverli con idee e proposte costruttive.

La maggior parte delle idee emerse riguarda il miglioramento dei nostri Istituti sotto vari punti di vista e solo grazie alla collaborazione di tutti i rappresentanti le idee sono state espresse.

La creazione del nostro CCB è stata voluta dal Sindaco Alice Parma, che -insieme alla Giunta- ha avuto fiducia che anche dei bambini potessero risolvere alcuni problemi della città.

 

IDEE E PROPOSTE EMERSE DIVISE PER AREE TEMATICHE

Ambiente e aree verdi
Eventi per conoscenza e incontro degli animali.
Organizzare giornate senza smog.
Fontane pubbliche sempre aperte.
Installazione pannelli fotovoltaici.
Al parco di Santarcangelo spazi adeguati per tutti.
Più bidoni per i rifiuti.
Manutenzione dei luoghi.
Bidoni differenziati per i rifiuti.
Aree verdi e piscina a Santarcangelo tutto l’anno.
Attrezzare e autorizzare accesso alla area esterna della scuola Teresa Franchini.
Compartecipazione alla raccolta dei rifiuti e giornate di sensibilizzazione alla raccolta dei rifiuti.
Fontana San Bartolo da rendere funzionante.

Scuola
Strumenti e materiale scolastico.
Progetti e gite più frequenti.
Intervallo scolastico più lungo.
Connessione scuola primaria scuola secondaria.
Tablet al posto dei libri.
Posticipare la chiusura dei bagni.
Migliorare i pasti a mensa.
Progetti sportivi Inter scuola per vari sport estese a tutte le classi elementari e medie.
Migliorare la linea Internet a scuola.
Rendere funzionante la LIM nella scuola Saffi.
Laboratori condotti da bambini con talenti.
Organizzare più lezioni all’aperto.
Tornei sportivi interclasse.
Maggiore conoscenza del territorio con uscite scolastiche.
Materiale scolastico disponibile.
Più progetti interclasse.
Iniziative di autofinanziamento.
Consiglio di classe alla scuola media.
Allungare il tempo di disponibilità dello psicologo.
Orari biblioteca compatibili col tempo dell’intervallo.
Più corsi extrascolastici.
Alle scuole Franchini e Saffi:
– materiali per arte e grafica.
– acquisto strumenti musicali.
– noleggiare strumenti agli studenti per autofinanziamento.
Gite anche all’estero.
Più macchinette per il cibo alle medie.

Cultura, diritti, inclusione sociale
Progetto di gemellaggio scolastico per rinforzare lingua inglese e cultura.
Giochi nel parco villaggio Flora.
Spazi nella zona della parrocchia di Sant’Ermete per gioco bambini.
Aree gioco per la scuola Sant’Ermete per tutte le età.
Poter frequentare ambienti dove sia possibile giocare a corda e a palla.
Rivedere il diritto al gioco.
Marciapiedi con scivoli.
In tutti i parchi giochi adatti a tutti.
Cartelli che invitano al rispetto dei luoghi.
Migliorare le aree sportive.
Utilizzare gli spazi scolastici.
Biblioteca scuole elementari.
Arricchire Parco Margherita con più giochi.

Viabilità
Pista ciclabile fra Santarcangelo e San Giustino.
Strisce pedonali in via Ventimiglia più autovelox.
Mettere in sicurezza via Tomba.
Collegamento San Martino-Santarcangelo.
Riparare marciapiede scuola Ricci.
Marciapiede su via Scalone.
Linea bus diretto a Santarcangelo San Vito.
Armadietti a scuola con chiave.
Strisce pedonali e marciapiedi.
Viale resistenza velo XD per limitare velocità.
Linea bus diretta San Martino Santarcangelo.
Più piste ciclabili a Santarcangelo.
Strisce pedonali in via cupa.

Edifici e strutture
Nuova palestra scolastica.
Orologi nelle classi.
Ritinteggiare le aule della scuola.
Migliorare i bagni e dotarli di materiale.
Palestra scuola Giovanni XXIII.
Riparare il boiler acqua calda scuola Pascucci.
Attaccapanni nella palestra scuola Saffi.
Scuola Saffi manutenzione tende da sole.
Manutenzione bagni alla scuola Saffi e più materiali.
Alla scuola Saffi rubinetti da modificare e mobili da riparare.

Salute e sicurezza
Rettificare divieto di iscrizione scuola non vaccinati.
Telecamere nei parchi parco Clementino.