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Il percorso dell’Anno Scolastico 2017/2018

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Nel primo incontro di quest’anno, come prima cosa, abbiamo fatto alcuni giochi per conoscerci fra di noi, visto che c’erano diversi nuovi consiglieri.

Il primo era il gioco del pallamondo, nel quale ci siamo messi in cerchio e poi ci siamo passati il pallamondo prima con le mani, poi con i piedi, quindi con il petto e infine con la testa. Questo per riflettere sul valore della cura e su come questo ci chiami a metterci in gioco con tutto noi stessi.

Quindi Emanuela e Michele ci hanno fatto scoprire la visione che ha l’etnia africana dei nomadi Peul per i quali le persone possono aiutarsi fra di loro anziché vedersi come dei “lupi” in concorrenza. Più precisamente i nomadi Peul dicono che ognuno di noi può essere “cura” per l’altro.

Questa riflessione ci ha introdotti al secondo gioco, quello delle “Avvertenze e modalità d’uso“, nel quale abbiamo immaginato di essere dei farmaci e ognuno di noi doveva compilare un bugiardino con le indicazioni che descrivessero il proprio carattere, i propri difetti e in che cosa ognuno pensa di poter essere utile, come “cura” per gli altri.

Bugiardini-Santarcangelo-1    Bugiardini-Santarcangelo-2 Bugiardino in mano    Scheda bugiardino

Dopo di ché abbiamo riflettuto sui motivi che ci hanno spinti a partecipare al Consiglio, prima facendo memoria storica -con i consiglieri che c’erano anche lo scorso anno- poi chiedendo anche ai nuovi entrati le motivazioni per questo impegno.

In chiusura del primo incontro l’Assessore Pamela Fussi ci ha fatto un saluto e ci ha invitato a riflettere sul senso e sull’importanza del nostro Consiglio, nel quale ognuno di noi non rappresenta solo se stesso ma tutti i bambini e ragazzi della città.
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Nel secondo incontro abbiamo subito iniziato con un gioco: “il Re del mondo“.
Uno alla volta abbiamo indossato una corona che ci faceva diventare re e potevamo decidere come migliorare Santarcangelo. Ognuno ha espresso i suoi desideri e abbiamo riflettuto sulle conseguenze che questi avrebbero e su come alcuni fossero in contrasto fra di loro.

Re del mondo1    Re del mondo3    

Successivamente ci siamo confrontati su come fare per lavorare meglio insieme e ci siamo accorti che servono delle regole affinché ci rispettino e che ci facciano rispettare gli altri.
Ognuno, a turno, è intervenuto per raccontare quando si sente davvero bene e abbiamo scritto un elenco di tutte queste cose.

   Regole-benessere2

Poi abbiamo letto la Regola d’oro: “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” e abbiamo provato ad applicarla al nostro elenco. È stato bellissimo vedere come tutti sono intervenuti: alla fine abbiamo capito che stiamo bene quando ci sentiamo rispettati, aiutati, apprezzati, ascoltati, amati, capiti e quando siamo in compagnia dei nostri amici.
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Il gioco che si è svolto all’inizio del terzo incontro servito a favorire la capacità di ascoltare e raccogliere le idee degli altri.

Disposti in cerchio, il gioco consisteva nel disegnare con un dito sulla schiena del compagno vicino una figura, poi si proseguiva come nel gioco del telefono senza fili.

È stato il primo incontro in cui abbiamo ragionato sulle nostre idee per migliorare la città, presentando anche quelle che alcuni avevano raccolto nelle proprie classi.

Cerchio-Santarcangelo-2018

Abbiamo anche iniziato a valutare le diverse modalità possibili per raccogliere idee dai nostri compagni a scuola ma anche al di fuori; ad esempio a San Vito si è proposto di intervistare i cittadini.
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All’inizio del quarto incontro l’Assessore Pamela Fussi ci ha parlato del Progetto Citability (e dell’Ora del Garbo) ispirato dalle idee emerse l’anno scorso nel nostro Consiglio. Il progetto ha lo scopo di rendere la città accessibile a tutti i disabili attraverso comportamenti corretti dei cittadini.

Quindi abbiamo fatto il gioco “camminare sulle nuvole” nel quale una persona camminava sulle mani di tutti gli altri e ognuno doveva essere pronto a sorreggere chi camminava nell’aria. Il gioco ci insegna che se siamo insieme e siamo tutti pronti ad aiutarci le nostre idee si possono realizzare.

camminare sulle nuvole1 camminare sulle nuvole2 Camminare sulle nuvole3

Infine abbiamo pensato a come effettuare la raccolta delle idee e i risultati sono stati:
– fare passare un foglio in classe;
– raccogliere bigliettini con le proposte;
– fare delle urne;
– dialogare con i compagni;
– fare interviste ai cittadini;
– mettere delle bacheche…
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All’inizio del quarto incontro abbiamo fatto un gioco in cui si camminava liberamente nella stanza, quindi ad un segnale ci si doveva mettere a coppie e ognuno doveva dire una parola a turno e insieme provare a creare una storia di senso compiuto.

Poi abbiamo ripreso le idee emerse anche negli incontri precedenti e le abbiamo raccolte in 4 cartelloni, dividendole in queste aree:
1) viabilità e lavori pubblici;
2) proposte per la scuola;
3) ecologia e sociale;
4) educazione civica e scelte responsabili.

Questi sono i cartelloni con tutte le idee raccolte:

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Nell’ultimo nostro incontro, il sesto, abbiamo iniziato con un gioco di improvvisazione teatrale in cui ogni persona doveva inserirsi in una storia collegandosi in un modo che avesse senso a quella già creata dai compagni. Il gioco serviva a farci capire che ognuno di noi  può essere utile al gruppo.

Imrpovvisazione-storia-Santarcangelo

L’attività successiva è stata proprio quella di scegliere le proposte da portare avanti l’anno prossimo al Consiglio, anche con i nuovi consiglieri che verranno, fra quelle su cui possiamo impegnarci noi direttamente. Le altre invece saranno proposte che faremo al Consiglio dei grandi, alle Presidi, etc…

Durante l’incontro Pamela Fussi ci ha dato una grande notizia: il Consiglio dei ragazzi è stato accettato dal Comune come un’organo istituzionale, quindi è fisso! Questo vuol dire che continuerà per certo anche negli anni prossimi, per molto tempo.

Pamela-annuncio

Alla fine dell’incontro ci siamo divisi in gruppi e ci siamo preparati per la serata finale del 29 maggio nella quale incontreremo la Giunta Comunale e il Consiglio dei grandi.

Gruppi-SA-1  Gruppi-SA-2 Gruppi-SA-3  Gruppi-SA-4 Gruppi-SA-5  Gruppi-SA-6

 

Come nasce il Consiglio Comunale dei Bambini e dei Ragazzi?

CHI SIAMO.
Il primo Consiglio Comunale dei Ragazzi nasce a New York, negli Stati Uniti, nel 1989.

In Italia questa iniziativa proviene dall’Articolo 7 della Legge  285 del 1997 e in poco più di quindici anni ha portato alla creazione di circa 200 Consigli dei Bambini in giro per l’Italia.

Il nostro Comune di Santarcangelo già da una decina di anni ha aderito al Protocollo di Fano delle “Città Sostenibili e Amiche dei Bambini”. Il progetto è nato per dare più spazio alle scelte dei bambini.

Il Consiglio è composto da ragazzi come noi, nominati dalle classi, che partecipano al progetto e diventano i rappresentanti di ogni classe e più in generale di tutti i bambini e ragazzi del territorio.

Perché abbiamo scelto di fare i rappresentanti? Ci risponde Riccardo, uno dei rappresentanti di una classe, che ha deciso di raccontarci la sua esperienza: “Ho scelto di partecipare perché mi ha interessato iniziare un progetto didattico a nome della comunità dei bambini”.

 

Le regole che ci siamo dati

Abbiamo creato delle regole per fare al meglio il nostro lavoro del Consiglio grazie ad una attività che abbiamo svolto insieme.

Ci siamo aiutati grazie ad una frase che i nostri facilitatori ci hanno presentato all’inizio:
“Mi sento bene quando….”

Regole-Santarcangelo

Ognuno di noi ha pensato e condiviso la propria risposta, quindi abbiamo letto una regola fondamentale chiamata “regola d’oro” che ritroviamo in tutte le culture e religioni del mondo e di ogni epoca:

“Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”.
regola-d'oro

Da questo abbiamo estratto le regole che consideriamo più importanti:

– ascoltare
– rispettare gli altri
– coinvolgere tutti
– aiutarsi nelle difficoltà
– stare insieme in amicizia
– apprezzare l’impegno altrui
– rendersi utili
– essere sereni e liberi  di esprimersi

regole-Santarcangelo2 regole-Santarcangelo3

Queste sono solo una parte delle regole che abbiamo scritto, ce ne sono tante altre che abbiamo raccolto in queste principali e ci sono anche molti insegnamenti li abbiamo capiti attraverso dei giochi che abbiamo fatto insieme nelle varie giornate, come il gioco dei nodi, quello dei naufraghi o quello della macchina ritmica.

Il ruolo del gioco nel nostro percorso

I giochi e le successive riflessioni sono stati punti focali degli incontri, in quanto ci hanno aiutato a entrare nello spirito collaborativo e riflessivo di questo CCBB.
Il primo incontro è stato appunto iniziato con il “gioco dei nodi”.
Le regole sono le seguenti:
–          Iniziare disposti a cerchio;
–          Stendere le braccia e alzarle fino all’altezza delle spalle;
–          Chiudere gli occhi;
–          Camminare sino al centro cercando di trovare le mani di altri compagni, possibilmente non di quelli vicini;
–          Dopo aver trovato una mano per ogni mano aprire gli occhi;
–          Quando tutti hanno le due mani unite ad altre due, cercare di sciogliersi.

Abbiamo ripetuto il gioco per tre volte; il gioco è bello perché ogni volta viene diverso.

GIOCO NODISubito dopo è iniziata la “macchina ritmica”, un divertente gioco in cui bisogna stare attenti agli altri, seguirli e divertirsi. Lo svolgimento è facile e ogni volta differente.

C’è un “motore”, una persona che comincia a fare un movimento con un’andatura lenta perché lo deve continuare per diverso tempo;
A mano a mano, ci si collega alla persona con un movimento che si inserisca in quello del compagno un po’ come in un grande ingranaggio.
Non ci si può toccare, non ci si può fermare, bisogna seguire il ritmo.
La successiva riflessione, come in tutti gli incontri, ha dato spazio ai nostri giudizi e commenti.

Il gioco dei nodi ci aiuta a capire che quando c’è un problema un po’ complicato dobbiamo risolverlo con calma, mentre la macchina ritmica ci aiuta a rispettare gli altri.

Un altro concetto che questo progetto ci deve far capire è che più siamo meglio è.
Certo, è un po’ più difficile lavorare, ma ci sono più idee e insieme ci si aiuta.

1+1=3 è il motto di Michele, vuol dire che se mettiamo insieme due idee alla fine ne otteniamo 3: le due iniziali e quella che si è creata dall’unione di queste due.

Finito questo momento di riflessione è stato eseguito un altro gioco per conoscersi meglio in particolare i nomi.
La prima volta che è stato eseguito bisognava indicare una persona, quella diceva il suo nome e poi indicava un’altra che a sua volta diceva il suo nome e così via.
La seconda volta bisognava ricordarsi il nome di chi chiamare e quando sentivi il tuo chiamavi quello che prima avevi indicato.
La terza volta è stato fatto tutto con una pallina. La quarta e la quinta con diverse palline.
La quarta volta non è venuto perché ci si distraeva, mentre la quinta è riuscito, perché ognuno era concentrato sul proprio compito anziché distrarsi a guardare gli altri e le palline in volo.

NAUFRAGI-SANTARCANGELOIl successivo incontro è anch’esso ruotato su un gioco: quello dei “naufraghi”. Ci è stata consegnata la seguente fotocopia:scheda-naufraghiNon è stato facile in quanto in totale eravamo più di 30. Individualmente ci sono voluti 2 minuti, poi, però continuando il tempo è progressivamente aumentato fino a 10 minuti quando eravamo tutti. Il modo di avanzare è sempre stato il medesimo, i gruppi confrontavano i materiali scelti e dovevano concordare una nuova lista comune. Votare è stato, alla fine, l’unico modo possibile, ma in pochi si poteva arrivare insieme a un comune accordo. E’ questo il bello del gioco, che non propone solo gli ideali di ascolto, democrazia e decisione, ma dimostra che è meglio arrivare, finché si può, a decisioni comuni per risolvere grane future. Dei giochi è stato quello maggiormente apprezzato. Aiutava al confronto, in quanto ognuno voleva portare oggetti secondo la propria idea di isola e cosa ci voleva fare. Se si voleva scappare si prendevano materiali come la canoa, se la si considerava pericolosa si prendevano le armi…

MANINel successivo incontro, a metà percorso si è fatto un gioco sul tatto, in quanto alleniamo molto la vista e il gusto, ma gli altri sensi li sottovalutiamo. Ci hanno fatto fare due cerchi, uno più grande e uno più piccolo all’interno del precedente. Ognuno aveva davanti una persona che faceva parte dell’altro cerchio. Quelli del cerchio grande dovevano toccare e memorizzare le mani del compagno nel cerchio interno. Al via quelli all’esterno chiudevano gli occhi, mentre quelli all’esterno di mischiavano. Questi allora si mescolavano e ognuno doveva riconoscere il suo compagno. Lo abbiamo fatto due volte scambiandoci di posto tra l’una e l’altra. Il gioco si è concluso senza vincitore. Lo scopo era infatti non di trovare prima il proprio compagno bensì di riuscire a riconoscere gli altri senza bisogno della vista. Quindi serviva attenzione, perché ognuno è diverso e ha una sua particolarità.

Nel quarto incontro è stato fatto il “gioco della corda” nel quale ci eravamo disposti su una corda che dovevamo immaginare sospesa tra due montagne. Successivamente ci è stato detto di cambiare ordine per rispettare una graduatoria, bisognava aiutarsi a spostarsi secondo la posizione in cui si doveva andare. Le graduatorie cambiavano e di conseguenza cambiava la posizione. I significati erano due: la collaborazione per il raggiungimento di uno scopo e che non c’è mai uno migliore in tutto, dipende dalla graduatoria scelta. Infatti per l’altezza posso essere primo, per l’ordine alfabetico del nome terzo…
Con interviste abbiamo potuto dare un voto a questi giochi e dire come sono stati. Su dodici voti la media è stata di 8+. I ragazzi pensano sia un ottimo modo per trasmettere importanti insegnamenti divertendosi ed è anche un modo perché rimangano più impressi.

(Samuele, Samuele, Gaia, Elisabetta e Sara)

Le idee e le proposte emerse

Questa lista di idee è venuta fuori dal gruppo in maniera ordinata, a turno ognuno ha espresso le sue idee per risolvere i problemi che sono sorti nelle scuole e in tutto il Comune.

Le idee sono state raccolte non solo da noi rappresentanti ma anche dalle nostre classi che ci hanno eletti.

Inoltre i nostri pensieri sono stati espressi senza alcun giudizio da parte degli altri rappresentanti. I problemi relativi alla comunità sono molteplici e a volte anche complessi e noi del Consiglio Comunale dei Bambini cerchiamo in tutti i modi di risolverli con idee e proposte costruttive.

La maggior parte delle idee emerse riguarda il miglioramento dei nostri Istituti sotto vari punti di vista e solo grazie alla collaborazione di tutti i rappresentanti le idee sono state espresse.

La creazione del nostro CCB è stata voluta dal Sindaco Alice Parma, che -insieme alla Giunta- ha avuto fiducia che anche dei bambini potessero risolvere alcuni problemi della città.

 

IDEE E PROPOSTE EMERSE DIVISE PER AREE TEMATICHE

Ambiente e aree verdi
Eventi per conoscenza e incontro degli animali.
Organizzare giornate senza smog.
Fontane pubbliche sempre aperte.
Installazione pannelli fotovoltaici.
Al parco di Santarcangelo spazi adeguati per tutti.
Più bidoni per i rifiuti.
Manutenzione dei luoghi.
Bidoni differenziati per i rifiuti.
Aree verdi e piscina a Santarcangelo tutto l’anno.
Attrezzare e autorizzare accesso alla area esterna della scuola Teresa Franchini.
Compartecipazione alla raccolta dei rifiuti e giornate di sensibilizzazione alla raccolta dei rifiuti.
Fontana San Bartolo da rendere funzionante.

Scuola
Strumenti e materiale scolastico.
Progetti e gite più frequenti.
Intervallo scolastico più lungo.
Connessione scuola primaria scuola secondaria.
Tablet al posto dei libri.
Posticipare la chiusura dei bagni.
Migliorare i pasti a mensa.
Progetti sportivi Inter scuola per vari sport estese a tutte le classi elementari e medie.
Migliorare la linea Internet a scuola.
Rendere funzionante la LIM nella scuola Saffi.
Laboratori condotti da bambini con talenti.
Organizzare più lezioni all’aperto.
Tornei sportivi interclasse.
Maggiore conoscenza del territorio con uscite scolastiche.
Materiale scolastico disponibile.
Più progetti interclasse.
Iniziative di autofinanziamento.
Consiglio di classe alla scuola media.
Allungare il tempo di disponibilità dello psicologo.
Orari biblioteca compatibili col tempo dell’intervallo.
Più corsi extrascolastici.
Alle scuole Franchini e Saffi:
– materiali per arte e grafica.
– acquisto strumenti musicali.
– noleggiare strumenti agli studenti per autofinanziamento.
Gite anche all’estero.
Più macchinette per il cibo alle medie.

Cultura, diritti, inclusione sociale
Progetto di gemellaggio scolastico per rinforzare lingua inglese e cultura.
Giochi nel parco villaggio Flora.
Spazi nella zona della parrocchia di Sant’Ermete per gioco bambini.
Aree gioco per la scuola Sant’Ermete per tutte le età.
Poter frequentare ambienti dove sia possibile giocare a corda e a palla.
Rivedere il diritto al gioco.
Marciapiedi con scivoli.
In tutti i parchi giochi adatti a tutti.
Cartelli che invitano al rispetto dei luoghi.
Migliorare le aree sportive.
Utilizzare gli spazi scolastici.
Biblioteca scuole elementari.
Arricchire Parco Margherita con più giochi.

Viabilità
Pista ciclabile fra Santarcangelo e San Giustino.
Strisce pedonali in via Ventimiglia più autovelox.
Mettere in sicurezza via Tomba.
Collegamento San Martino-Santarcangelo.
Riparare marciapiede scuola Ricci.
Marciapiede su via Scalone.
Linea bus diretto a Santarcangelo San Vito.
Armadietti a scuola con chiave.
Strisce pedonali e marciapiedi.
Viale resistenza velo XD per limitare velocità.
Linea bus diretta San Martino Santarcangelo.
Più piste ciclabili a Santarcangelo.
Strisce pedonali in via cupa.

Edifici e strutture
Nuova palestra scolastica.
Orologi nelle classi.
Ritinteggiare le aule della scuola.
Migliorare i bagni e dotarli di materiale.
Palestra scuola Giovanni XXIII.
Riparare il boiler acqua calda scuola Pascucci.
Attaccapanni nella palestra scuola Saffi.
Scuola Saffi manutenzione tende da sole.
Manutenzione bagni alla scuola Saffi e più materiali.
Alla scuola Saffi rubinetti da modificare e mobili da riparare.

Salute e sicurezza
Rettificare divieto di iscrizione scuola non vaccinati.
Telecamere nei parchi parco Clementino.